Si parla molto di postura corretta da mantenere quando si è seduti alla scrivania, ma questo non significa che a tutti sia chiaro cosa questo significhi.
In generale, possiamo affermare che qualunque operatore dovrebbe prestare attenzione allo svilupparsi di particolari sintomi che, se non risolti opportunamente, finiranno inevitabilmente con l’aggravarsi nel corso del tempo.
Una postura scorretta in ufficio genera infatti una serie molto specifica di segnali d’allarme:
- Tensione a livello delle spalle
- Fastidio o senso di rigidità al collo
- Emicranie e mal di testa
- Dolore acuto lungo l’intera colonna vertebrale
- Senso di formicolio a livello di braccia e avambracci
- Indolenzimento agli arti inferiori
- Dolore a livello della zona lombare
- Forme infiammatorie invalidanti che inficiano anche la mobilità
Per evitare questi disturbi è prima di tutto sempre opportuno alzarsi regolarmente in modo da permettere agli arti di distendersi e favorire una migliore circolazione sanguigna. Al contempo, bisognerebbe associare questi momenti di pausa a esercizi di stretching anche molto leggeri, mantenendo collo e spalle dritti.
Quando si lavora seduti alla scrivania, la postura corretta prevede che la testa sia allineata al collo e che le ginocchia formino un angolo di novanta gradi. I piedi dovrebbero essere appoggiati a terra (non solo punte o talloni, ma l’intera pianta del piede) e si dovrebbe limitare al minimo (se non addirittura evitare per quanto possibile) l’accavallamento delle gambe.
Una buona sedia da ufficio può contribuire significativamente a mantenere tutto il corpo in posizione corretta, e dovrebbe avere le seguenti caratteristiche generali:
- Altezza di sedile e braccioli regolabile
- Inclinazione dello schienale regolabile
- Forma ergonomica
- Materiali di qualità, confortevoli e traspiranti
- Altezza media della seduta dal suolo tra i 40 e i 50 centimetri